Nel segno di Manara

Bologna ospita la straordinaria mostra antologica di Milo Manara, curata da Claudio Curcio e promossa dal gruppo Pallavicini S.r.l., di recente attivo nella riqualificazione e riapertura di Palazzo Pallavicini, gioiello architettonico mantenutosi intatto nella sua bellezza nel centro cittadino. L’esposizione che durerà dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018, realizzata in collaborazione con Napoli Comicon, si rivela 1 BB5A8534come un unicum nella storia del maestro: il percorso espositivo vedrà la presenza di circa centotrenta opere, suddivise in sette sezioni destinate a consegnare al pubblico un’ampia selezione dell’operare di Manara, comprendente la produzione a fumetti ma anche il fine lavoro di un illustratore operativo per cinema, stampa e pubblicità. Una vera e propria panoramica sul corpus del maestro si snoderà tra le sale, permettendo al pubblico di ammirare le rare tavole di Un fascio di bombe, unitamente a 1 BB5A8632quelle di alcuni dei lavori più celebri, tra cui quelle de Il gioco e de Il profumo dell’invisibile. Un’opportunità unica di osservare opere originali eseguite da un artista sempre disposto a mettersi in discussione e a porsi davanti a nuove sfide. Il confronto con il pubblico, decisivo per chi si dedichi al fumetto; la capacità di regalare suggestioni visive in grado di creare un immaginario che inviti al viaggio e per sua naturale estensione fornisca il bagaglio per successive rielaborazioni interiori; 1 1 Copial’illustrare vite reali o il crearne di plausibili mettendo a nudo l’animo umano e le sue più nascoste attitudini, sono prove che Milo Manara non solo ha affrontato, ma ha superato con l’audacia di un Ulisse indomito che voglia raggiungere l’orizzonte della conoscenza. E se in taluni lavori sembra di rintracciare echi concettuali di Balthus e della necessità di “scandalizzare i borghesi”, Manara pare affine al pittore francese anche nella scelta di mostrare ciò che resta sotteso o volutamente taciuto sebbene esista in tutta la sua necessità: il canale per scuotere gli animi sarà dunque - per l’uno come per l’altro - un erotismo di altissima qualità. Sottolineando realtà possibili, l’artista ribalta in alcune tavole il nostro punto di vista sul mondo, ponendoci in una dimensione irreale del tutto plausibile, che ci invita alla riflessione sulla natura dell’essere umano. Guidano, i tratti veloci di Manara, in una profondità di sintesi che attraversa luoghi ed epoche, regalandoci ideali e atmosfere capaci di accendere intimamente le nostre coscienze. Una tensione erotica che nulla ha di volgare ma, per stessa ammissione dell’artista, “è l'energia più primitiva della vita, è 'l'amor che move il sole e le altre stelle', come scrive Dante nell'ultimo verso della Divina Commedia”. Vigoria che traspare tra le tavole del secondo volume dedicato a Caravaggio esposte in anteprima assoluta, e che scorre energica tra le pagine dei fumetti El Gaucho e Estate Indiana, nati dalla collaborazione con Hugo Pratt e tra quelle de I Borgia, create in seguito al connubio con Alejandro Jodorowsky. Tra le collaborazioni, spicca quella con Federico Fellini, grazie alla quale furono realizzate le tavole di Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, anch’esse visibili in mostra dove, in via del tutto eccezionale, si troveranno anche una serie di disegni autografati dal regista, insieme ad alcuni storyboard e ad alcune delle indicazioni consegnate da Fellini a Manara per il corretto svolgimento del lavoro. Artista libero, poliedrico e indipendente, Manara ha negli anni mantenuto una cifra stilistica chiara, fil rouge di tutto il percorso espositivo, comprendente ancora alcune rare illustrazioni ispirate ai testi di Shakespeare e diverse tavole realizzate per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita di W. A. Mozart. Dall’antichità al contemporaneo attraversando l’Europa: oltre alle opere dedicate agli antichi maestri si potranno osservare in Italia per la prima volta gli acquerelli dedicati a Brigitte Bardot realizzati nel 2016 per un’asta di beneficenza, e verranno presentate le recenti illustrazioni realizzate per il magazine francese LUI, che vedono protagoniste alcune attrici contemporanee. Chiudono l’esposizione una serie di illustrazioni personali inedite, a testimonianza che, dietro un riservatissimo maestro del contemporaneo, c’è un uomo capace di riconoscere l’animo umano dietro le mille maschere e di oltrepassarle tutte, facendo centro, con un solo colpo di matita.
di Francesca BoglioloManara foto immagine Bardot 15