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Il meraviglioso mondo di Wal

Nella Casina delle Civette, immersa nella suggestiva cornice di Villa Torlonia e dei suoi Musei, ha avuto luogo la prima mostra personale, nella Capitale, di Walter Guidobaldi, in arte Wal. L’esposizione inaugurata 2 walil 20 maggio 2017 si è conclusa lo scorso ottobre, e l’estensione del lungo arco di tempo ha permesso a visitatori di Barabà-cicì-cocò, 2012-2013 Materiali vari, cm 65x32x32ogni età di restare affascinati dalle sue opere, incontrando quindi il gusto e la curiosità di romani, forestieri nonché delle più svariate etnie. Mostra, possiamo affermare, in perfetta sintonia con il luogo che l’ha ospitata, dato l’aspetto decisamente fiabesco della Casina stessa. Questa straordinaria esposizione che ha preso il titolo di “Il meraviglioso mondo di Wal”, ha rispecchiato perfettamente il contenuto artistico dell’artista…contenuto concernente il suo universo creativo estrinsecato nell’ultimo decennio, di cui sono state esposte ben cinquanta sculture…sculture a tutto tondo in marmo, bronzo, resina o di terracotta, nei vari formati sia monumentali che di piccolo taglio, non trascurando pertanto materiali di riuso, riconoscibili soprattutto nei suoi mosaici. In ogni opera egli ci ha ricordato il suo immenso amore per la materia che usa per la realizzazione di queste sculture, nonché la sua profonda conoscenza della stessa. La Casina delle Civette è il luogo “per antonomasia” delle arti applicate e di cui vanta e fa spicco una relativa e ben fornita biblioteca. Wal, con la sua arte plastica, colpisce ed affascina l’eterno bambino sito in ognuno di noi, con i suoi deliziosi soggetti, infatti, quali putti-monelli intenti ad esibirsi in giochi di destrezza, nonché animali fantastici quali civette, gatti, maialini, lumache, rinoceronti, mucche, pinguini e conigli, tutti estremamente intenti a mostrarsi, ci rammentano lo stupore incontaminato della nostra infanzia. Il gioco!…il gioco e la gioia del giocare! Europa, 2014-2016. Bronzo smaltato  e alluminio, cm 53x33x21Questo tema, inoltre, ha anche un peso culturale ed iconografico…la presenza infatti di tutti questi bambini o puttini che ruzzolano sopra il pianoforte, giocano con le scale o con oggetti di vario tipo, non è altri che una “presenza colta”, in quanto il tema del bambino o del putto in epoca classica era assai diffuso, per andare poi scomparendo, ma per ricomparire successivamente nel 1400 riscoperto dal grande Donatello, il quale aveva ripreso appunto a studiare il mondo classico! Ciò che però interessa il nostro artista Wal è questo senso del gioco, della spensieratezza…della leggerezza! Ma vediamo chi è Wal e quali sono le sue origini…egli nasce nel borgo di Roncolo di Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia nel 1949, dove a tutt’oggi vive e lavora. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, allievo di Umberto Mastroianni e, successivamente, negli anni Settanta a Milano, dove frequenta l’Accademia di Brera, seguendo con passione i corsi di Alik Cavaliere e Luciano Minguzzi. Il 1980 segna l’anno del suo inserimento nella “pattuglia” dei Nuovi-nuovi, dove troviamo, tra gli altri, Ontani, Salvo e Mainolfi. La leggerezza ludica è uno dei connotati più salienti dei Nuovi-nuovi, che ci rammentano Palazzeschi, nonché il recupero del colore, dell’immagine e della manualità, reagendo così all’algido clima intellettuale, stabilitosi negli anni Settanta intorno alle poetiche del “concettuale”. Tornando alla Casina delle Civette, già di per sé “magica” come abbiamo visto, non possiamo non ribadire quindi che sia stata la location più idonea ad ospitare le sculture di Wal, molte delle quali ci appaiono “sospese”, come lo è, del resto, tutta l’atmosfera dell’incantevole luogo, ribadiamo, che le ha ospitate…luogo scelto ad hoc al fine di risvegliare l’interesse del pubblico, coinvolgendo Pianeta, 2007. Materiali vari,  cm 76x43x43tanto gli adulti quanto i bambini, guidandoli in una narrazione non certo priva di suggestioni e sull’importanza dell’arte come strumento in grado di evocare e riconoscere i nostri mondi interiori. L’atmosfera e l’architettura fanno della Casina delle Civette un luogo prezioso e non solo perché figlia del suo tempo, ma a causa di tutti i suoi elementi simbolici di cui è decorata, siano essi zoomorfi o fitomorfi, e che elegantemente la contraddistinguono…tutti hanno una valenza allegorica! L’impatto emotivo, infatti, di chi giunge alla Casina delle Civette è quello di trovarsi immerso in una fiaba dei fratelli Grimm, non a caso, giungendo all’ingresso del giardino, fummo accolti dallo sguardo enigmatico di un gigantesco gatto, che simile ad una sfinge, ci ricordava di essere l’animale più amato dallo stesso Wal…e non solo!... animale piuttosto ricorrente, con le sue movenze e con sue acrobazie. Anche le aiuole del giardino sono state abbellite da alcune gioiose opere che, con il loro colore bianco splendente ci hanno divertiti, con la loro gioiosità e l’imprevedibilità dei putti-monelli. Esterno ed interno quello della Casina, all’insegna della creatività e della fantasia. Non possiamo dimenticarci, pertanto, di menzionare le colte citazioni che Wal inserisce nel suo meraviglioso mondo, quali ad esempio, i putti ispirati al ritratto di Manuel Osorio Manrique de Zuñiga di Goya, opera esposta al Metropolitan Museum di New York, oppure i putti ginnasti mutuati dal pittore francese del XVII secolo Bénigne Gagneraux, mentre in altri ne riconosciamo la loro provenienza da modelli classici, come ad esempio nei lottatori. Il riferimento a questi modelli classici, per Wal, non è che il riferimento per dare libero sfogo ad una straripante creatività, evocando il senso dell’esistenza attraverso il suo gioco e ricerca mentale, nonché ad una febbrile, precisa quanto esperta, manualità. Wal nel suo studioWal da oltre quarant’anni esprime la sua ricerca artistica allo scopo di stimolare nello spettatore la sua capacità di sognare e di astrarsi recuperando quello stato di primordiale stupore per il mondo di cui parlava Elémire Zolla…scandendo il tutto con estrema ed amabile ironia. È stata una mostra questa, che si è prestata a livelli di lettura più avanzatin ed evoluti, che sicuramente appartengono alla sfera dei temi della società di oggi, e che, concludendo possiamo affermare che i putti di Wal sono spesso narrati in un loro, possiamo definirlo, “equilibrio instabile”; egli è abilissimo a giocare su questo equilibrio latente dei pesi e contrappesi, conoscendo molto bene la materia degli equilibrismi che appartengono a chi Tesoro, 2013. Terracotta  maltata, cm 37x32x33conosce non soltanto le tecniche di realizzazione, ma delle leggi fisiche, cosa questa di cui lui è autodidatta… e quindi, di gran lunga, più interessante! Oggi, ci troviamo in una società contrassegnata da equilibri profondamente instabili ed il mondo che lui ci prospetta invece, è un mondo di fantasia e di gioco, immerso nella natura ed in perfetta armonia con la natura stessa, tanto da sembrare una alternativa alla società odierna… “una alternativa possibile, ma poco probabile”.
di Marina Novelli