Artisti allo specchio

Riti per un nuovo paesaggio.
di Paolo Buzzi.

La natura e i suoi elementi sono il tema centrale del mio lavoro da diversi anni. Mi esprimo con soddisfazione sia con la pittura come con la scultura e l’installazione, posso tranquillamente affermare che tutte e tre mi rappresentano. Anche se, confesso, mi sento più un pittore che sconfina nella scultura e nell’installazione. Credo che quello che alla fine conta è la lingua e non tanto il linguaggio attraverso cui mi esprimo.
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Nei generi che mi rappresentano c’è sempre, comunque, un filo conduttore che accompagna il mio lavoro nella sua totalità, riguarda l’approccio, che è sempre lo stesso, e che definirei di tipo comportamentale, inteso come modo di pormi e di essere nel mondo, e che altro non è se non la mia modalità affettiva di stare in contatto o dentro le cose, una partecipazione fisica con un atteggiamento ricognitivo: “Il miracolo sta negli occhi che guardano e non nelle cose guardate” (Cèsar Calvo, Le tre metà di Ino Moxo e altri maghi verdi).
La mia pittura è caratterizzata da veri e propri esercizi di economia segnica e cromatica nel tentativo di creare degli intervalli, produrre mancanza, cerco di sottrarre peso alla ipersignificazione che caratterizza il dato di realtà inseguendo quel senso di sospensione e di atemporalità che mi appartiene e che mi identifica.
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Una prassi non diversa nelle sculture o nelle installazioni, composizioni di elementi naturali assemblati utilizzando in questo caso prevalentemente resina e smalto bianco, entrambi passaggi necessari inoltre per restituire ogni cosa alla sua semplice, basilare forma, al di là di tutti gli aggettivi che saremmo tentati di attribuirgli.
In questo caso, in particolare negli ultimi lavori, l’elemento naturale viene poi innestato a strutture in metallo o in terracotta o ancora terracotta e gesso, creando delle composizioni che rivestite di una glassa immacolata assumono una funzione direi totemica. Reperti della natura e semplici oggetti, così com’è un semplice mazzo di fiori, credo possano aiutarci a dichiarare e affermare una diversa visione del mondo.
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