"due minuti di arte"

In due minuti vi racconto la storia di William Turner, il pittore della luce.
di Marco Lovisco
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William Turner è uno degli artisti che è riuscito a cogliere in pieno l’essenza del romanticismo. La paura dell’infinito, il rispetto per le forze ancestrali della natura, il fascino per ciò che l’uomo non riuscirà mai a comprendere. Tutto questo è reso da Turner con un tratto delicato e fuggevole, che rende le sue opere simili a sogni impressi su tela. Ve lo racconto in due minuti, di arte.
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1.
Joseph Mallord William Turner (Londra, 1775 - Chelsea,1851) è considerato uno dei più importanti artisti inglesi. È conosciuto come “Il pittore della luce” per la sua capacità di cogliere nelle sue opere l’energia ancestrale della luce, che l’artista considerava “emanazione dello spirito divino”.
2. William Turner è stato uno degli esponenti di spicco del romanticismo ma, grazie al suo modo particolare e “fuggevole” di ritrarre la realtà, cogliendone le sfumature percettive, viene anche considerato un precursore dell’Impressionismo.
3. Nei suoi dipinti Turner ritrasse per lo più paesaggi che, grazie agli splendidi contrasti di luce e al sapiente uso dei colori, diventano mondi onirici e allucinati. I suoi dipinti evocano atmosfere rarefatte in cui la realtà si fonde con il sogno, come ad esempio nell’opera “Chichester Canal” del 1828.
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4.
William Turner era affascinato dal potere maestoso della natura che nelle sue opere ha sempre un ruolo attivo: tempeste, valanghe, naufragi, incendi sono infatti i soggetti preferiti dall’artista inglese. La natura appare come un ente supremo di fronte al quale l’uomo è piccolo e insignificante. Un esempio? L’opera “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi”, realizzata nel 1812.
5. L’estetica di Turner è improntata sulla concezione romantica di “sublime”, ossia la paura per ciò che è infinito e ai limiti dell’umana comprensione (come i fenomeni naturali estremi), capace di terrorizzare e affascinare l’uomo che ne viene incomprensibilmente attratto.
6. Il 16 ottobre 1834, informato che il parlamento inglese stava andando a fuoco, Turner accorse immediatamente sul luogo della catastrofe armato di pennello a acquerelli per non perdere quella fonte di ispirazione. Così nacque l’opera “Incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni” (1835).
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7.
Si dice che una volta Turner si sia fatto legare all’albero di una nave nel corso di una tempesta, per osservare da vicino quell’evento maestoso. Secondo molti però, questa è solo una leggenda.
8. William Turner, nonostante fosse già in vita un artista riconosciuto e rispettato, non ebbe mai molti amici. Preferiva trascorrere la maggior parte del tempo col padre che visse con lui per trenta anni, lavorando nel suo studio come assistente.
9. Con la morte del padre nel 1829, Turner andò incontro a un lungo periodo di depressione che portò l’artista a isolarsi, limitando al minimo ogni forma di comunicazione verbale. C’è un bellissimo film che traccia un bel ritratto dell’artista e del suo carattere ombroso e silenzioso, si tratta di “Turner”, film del 2014 con il bravissimo attore Timoty Spall nei panni dell’artista.
10. Alla sua morte William Turner destinò parte della sua eredità all’istituzione di un fondo di aiuto per “gli artisti in disgrazia”. Decise inoltre di donare le sue opere allo stato britannico, perché le custodisse tutte insieme in una galleria a lui dedicata. Ciò non accade e le opere di Turner vennero disperse in vari musei e collezioni private, disonorando l’accordo con l’artista.