Giuseppe Trentacoste: La personale nel Castello Ducale di Torremaggiore (FG) è stato un successo

a cura della redazione.

Vi avevamo già informato della personale di Beppe Trentacoste a Torremaggiore. Il bello è che, a distanza di mesi, nella cittadina dell’Alto tavoliere delle Puglie e non solo, se ne parla ancora con entusiasmo. I sacchi di Trentacoste, la loro manipolazione realizzata ormai da anni con uno stile inconfondibile dall’artista toscano, hanno decisamente conquistato un pubblico attivo e curioso che ha frequentato le sale della Armeria del Castello Ducale “De Sangro” dove sono state esposte dallo scorso 19 febbraio per una esaltante settimana. In mostra, nel cortile del Castello, in una atmosfera signorile ed antica, anche le due installazioni di Trentacoste, che rappresentavano in maniera evidente e con la loro dimensione tutto il lavoro svolto dall’artista che recupera sacchi di juta per poi farne bassorilievi creati lavorando la superficie sotto la qual, in fase di modellatura, si cela un materiale plastico adattabile, che viene quindi rimosso per lasciare spazio al rinforzo delle resine.
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La conferenza stampa di presentazione, avvenuta due giorni prima dell’inaugurazione nel salone Federico II del Palazzo di Città aveva già evidenziato un grande interesse verso l’opera di Trentacoste, e il fatto che un antenato di Beppe, cioè Domenico Trentacoste, sia stato il maestro dello scultore torremaggiorese Giacomo Negri, autore del Monumento ai Caduti del centro Dauno, ha rinforzato la vicinanza dell’artista toscano ai visitatori locali. La collaborazione del Sindaco di Torremaggiore Dr. Emilio Di Pumpo, dell’Assessore alla Cultura Ilenia Coppola e dell’Ufficio Cultura è stata totale e prelude, chissà, ad altri appuntamenti con l’Arte in un luogo di grande fascino.
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Acca International, attraverso la realizzazione delle personali in luoghi diversi d’Italia, intende rinforzare l’immagine degli artisti che partecipano alla trasmissione Laboratorio Acca e così conferisce un significato di apertura al contatto diretto con le opere, dopo il prezioso lavoro in tivù.
Trentacoste ha presentato opere scelte di varia dimensione e tema, che hanno riassunto una carriera ormai consolidata nelle sue fasi principali. Nel catalogo della mostra, ancora disponibile in qualche copia, oltre ai testi critici dei due curatori Roberto Sparaci e Giorgio Barassi, sono pubblicate le foto delle opere esposte, che nei tempi successivi all’evento hanno ottenuto molti consensi e confermato ancora una volta la validità di una operazione artistica singolare, unica, dalle caratteristiche decisamente riconoscibili.
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In visita alla mostra anche alcune attente classi delle Scuole Medie e la locale Associazione Borgo Antico, che ha ritrovato nel recupero dei sacchi di juta i temi della conservazione delle tradizioni. Insomma, anche a distanza di qualche tempo, si parla ancora di un evento che ha soddisfatto le curiosità di tanti fra i molti che sono attratti dalla magia delle creazioni di Beppe Trentacoste, artista di Laboratorio Acca sin dalle prime battute del programma nel 2019.
L’ attività delle mostre, tornata finalmente ai ritmi usuali, dopo due anni di restrizioni, integra così il piano delle attività dei progetti di Laboratorio Acca, e nei prossimi mesi saranno anche altri artisti della “Squadra della domenica sera” i protagonisti di esposizioni in diverse città italiane.
È anche con questi eventi che viene integrata la qualità delle proposte di Laboratorio Acca, dando agli artisti la possibilità di incontrare la gente, vivendo i momenti di una esposizione come un incontro con quegli artisti che destano un interesse ormai riconosciuto tutte le domeniche dal canale 133 di Arte Investimenti TV.