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La preziosa tavola pittorica

"Madonna" di Dürer torna a Bagnacavallo
a cura di Marilena Spataro
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Quasi in coincidenza della mostra dedicata ad Albrecht Dürer, in corso al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, torna, dal prossimo dicembre, a distanza di cinquant’anni dalla sua partenza dalla cittadina romagnola, la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, capolavoro pittorico del grande maestro di Norimberga.
Ad ospitare l'importante tavola, dal 14 dicembre 2019 al 2 febbraio 2020, sarà la stessa sede in cui si trovava custodita fino al 1969, ovvero l’ex monastero delle suore Clarisse Cappuccine di Bagnacavallo, oggi museo civico. L'esposizione della preziosa opera si è resa possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, luogo di conservazione della tavola, la Madonna di Dürer.
L’evento espositivo, curato dal direttore del Museo Civico delle Cappuccine Diego Galizzi, sarà anche l’occasione per fare il punto sulle ricerche storico-artistiche intorno all’opera e per ricostruirne la particolare vicenda storico-conservativa.
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«Oltre a riconsegnare temporaneamente la Madonna del Patrocinio alla città di Bagnacavallo – commenta Galizzi – abbiamo molto da raccontare su questa preziosissima tavola. Il suo ritrovamento nel 1961 nel monastero delle Cappuccine da parte di don Antonio Savioli fu qualcosa di davvero stupefacente: un vero e proprio capolavoro emergeva dopo secoli di oblìo all’interno di un monastero di clausura. Il grande critico Roberto Longhi, interpellato, non ci pensò due volte: era riapparso un dipinto fino ad allora sconosciuto, e la mano era quella di Albrecht Dürer. La notizia rimbalzò in tutto il mondo, al punto che, in pochi lo sanno, un piccolo emirato arabo le dedicò anche un francobollo.»
L’esposizione della Madonna del Patrocinio vedrà anche la pubblicazione di un approfondito catalogo scientifico, all’interno del quale diversi studiosi ne affronteranno gli aspetti storico-artistici e ne ricostruiranno, grazie a recenti ricerche d’archivio, l’intricata e interessantissima storia conservativa.