“Segni in movimento, in artis locis”

“Segni in movimento, in artis locis”
Due mostre d’arte contemporanea

DSCN3647Il 15 dicembre 2018 nella storica Galleria Consorti di via Margutta 52/a, a Roma è stata inaugurata con grande partecipazione di pubblico una Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di pittura, scultura, fotografia e grafica. Sono stati molto ammirati i lavori, all’altezza del nome della galleria che opera dal 1963 nella strada conosciuta nel mondo come la “via degli artisti” che nel tempo ha ospitato e portato al successo maestri oggi famosi come Cascella, Monachesi, Vespignani, Perilli, Dorazio, tanto per citarne alcuni. Il gallerista Augusto Consorti e Stefano Giachè, noto pittore e scultore d’arte hanno invitato gli stessi artisti a partecipare, nel periodo natalizio con opere di piccolo formato nello spazio espositivo di grande prestigio, Roman Holidays in via Marco Aurelio 13, nei pressi del Colosseo, a pochi metri dal suggestivo parco archeologico del Colosseo e del Foro Romano. La Location vanta una decennale esperienza nel settore turistico con una notevole frequentazione di turisti stranieri affascinati dalla grandiosità della storia di Roma. Un pubblico certamente interessato non solo all’arte del passato ma che ha sensibilità di percepire le varie tematiche e ricerche ma soprattutto quell’amore che è sempre fonte di ispirazione per l’arte di tutti i tempi. Alla rassegna hanno partecipato i seguenti artisti: Giuseppe Cianci, Pasqualina De Castris, Rinaldo Fiore, Marco Fratarcangeli, Stefano Giachè, Ernesto Lodi, Giovanni Giordano, Gianfranco Ingravalle, Giuseppe Mastro Battista, Ante Milas, Nikè Arrighi, Želio Perkovic, Emanuela Tamburini, Rossana Tubani, Gianfranco Valle, Valeria Khannanova. L’esposizione presentata da Elena Gradini, giovane e preparata critico d’arte, si concluderà il 6 gennaio 2019.
Mara Ferloni

E' con grande piacere che è stata inaugurata la presente collettiva che caratterizza la scena artistica romana ed internazionale con rinnovata energia e vigore espressivo e che ha visto le opere esposte dislocate su due tra i più ferventi luoghi della città, Piazza del Popolo e il Colosseo. In un armonico dialogo con la millenaria bellezza che la città di Roma possa offrire, complice lo squisito clima delle festività natalizie, la scena artistica contemporanea si anima di tutto quel complesso amalgama che rende ogni evento un unicum. Partendo dagli storici spazi della Galleria Consorti, presente in città dal lontano 1963, la mostra prosegue presso la Galleria Roman Holiday, nuova e vivace realtà immersa a pochi metri dalla suggestiva location del Parco archeologico del Colosseo e Foro Romano. La dislocazione dell’evento su due distinte sedi ben si adatta alla mutevole natura dell’arte contemporanea, che tra le sue infinite declinazioni riesce a cogliere gli innumerevoli aspetti della nostra realtà senza vincoli; piuttosto essa si presenta libera, apolide e in costante trasmigrazione. Proprio aderendo a tale principio la mostra ha visto protagonisti artisti italiani ed internazionali in un complesso coacervo che vede dialogare insieme pittura, scultura, fotografia e grafica, nella restituzione di tutte quelle complesse trame che il contemporaneo sa offrire e che transitano tanto dalla pittura quando alla scultura, passando attraverso paesaggi, incanti, attimi, ricordi, ciascuno dei quali trova la propria ragion d’essere nella cifra figurativa, paesaggistica, onirica, materica od informale e dove, in fondo, piace pensare che tali linguaggi convergano al fine di restituire - pur nella loro diversità - una koiné comune; quella di indagare a fondo gli angoli più segreti della società, le pieghe sottaciute di un ricordo, la suggestione nostalgica di un luogo e dei suoi profumi, così come la tagliente disamina della società contemporanea e dei suoi attori. In questo fluttuante universo, ove ciascuno non è che un piccolo frammento di vita, emerge la potenza del linguaggio universale dell’arte, sconfinato e senza tempo. Eterno, come la bellezza che solo la grandiosità di Roma e del suo glorioso passato sa offrire al nostro sguardo, proteso oltre le pareti espositive.
Elena Gradini
DSCN3655
DSCN3641